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Analisi quantitativa delle imprese - gli equilibri fondamentali - introduzione: i valori fondamentali di Luca Distefano

 

 

Senza voler essere un'analisi completa ed esaustiva dell'argomento, di seguito verranno discussi alcuni punti salienti relativi all'analisi quantitativa dell'impresa. Mediante la valutazione di tali punti, il gestore small business potrà in breve valutare l'impresa nei suoi aspetti più rilevanti. Il tempo a disposizione di un gestore è infatti molto limitato, quindi concentrare l'analisi su alcuni punti salienti, aiuterà il gestore a valutare l'impresa, sia pur con i limiti di un tale approccio.

 

Per analisi quantitativa si intende l'analisi di alcuni valori fandamentali del bilancio che descrivono la capacità dell'azienda di generare un'adeguata redditività, un contenuto livello di indebitamento ed una idonea copertura dei fabbisogni di capitale.

 

Detti valori scaturiscono dal processo produttivo dell'impresa consistente in un continua attività di acquisto, trasformazione e vendita. Gli acquisti di materiali/servizi dopo il processo produttivo generano ricavi di gestione mediante le vedite.

 

La differenza tra ricavi e costi genera il M.O.L. (margine operativo lordo) che rappresenta il risultato dell'attività tipica aziendale. Sottraendo al M.O.L. gli ammortamenti (ovvero i costi dell' apparato produttivo da imputare all'esercizio in corso) si ottiene il M.O.N. (margine operativo netto). Sosttraendo al M.O.N. gli oneri finanziari (O.F.) che rappresentano la remunerazione ai fornitori di capitale di terzi (sia m/l che a breve termine). Aggiungendo eventuali oneri o proventi straordinari (ovvero non derivanti dall'attività tipica dell'azienda), ciò che resta è l'utile lordo (U.L.) che rappresenta la  remunerazione del capitale proprio (i mezzi finanziari propri dell'imprenditore).

 

Quanto detto, che rappresenta la struttura del C.E. (conto economico) del bilancio, si può sintetizzare nel seguente modo: 

 

Ricavi -

Costi

-------------

M.O.L. -

Ammortamenti

-------------

M.O.N. -

O.F. -

Oneri e Proventi Straordinari

-------------

U.L. -

Imposte

-------------

U. Netto

 

 

I Ricavi di gestione, dopo la dilazione concessa ai clienti, danno origine agli incassi, mentre i Costi di gestione dopo la dilazione concessa dai fornitori, danno origine ai pagamenti. Lo sfasamento temporale tra incassi e pagamenti dà origine al fabbisogno di Capitale Circolante (C.C.) . L'acquisto delle immobilizzazioni (impianti, attrezzature, immobili ecc.. che durevolmente permangono nel ciclo produttivo) danno origine al fabbisogno di Capitale Fisso (C.F.).

Il fabbisogno di C.C. deve essere coperto da fonti di finaziamento rotative di terzi ovvero da Capitale di Terzi a breve termine, metre il fabbisogno di  C.F. deve essere soddisfatto dal C.P. (capitale proprio) e dal Capitale di Terzi a m/l termine.  

 

Il C.F. + C. C.  rappresentano il Capitale Investito (C.I.) il quale è finanziato dal Capitale Proprio e dal Capitale di terzi che rappresentano le Fonti di Capitale. I capitale di terzi a breve e a m/l termine danno lungo al Debito Finanziario dell'impresa.

 

C.F. + C.C. = C.I. 

Dopo questi brevi cenni introduttivi passiamo all'analisi quantitativa che puo essere distinta in: Analisi Patrimoniale, Analisi Finanziaria, e Analisi Economica. Tali analisi hanno lo scopo di verificare l'Equilibrio Patrimoniale, l'Equilibrio Finanziario e l'Equilibrio Economico.

 

 

EQUILIBRIO PATRIMONIALE

 

L'equilibrio patrimoniale di una impresa si ha quando i fabbisogni di C.F. e C.C. vengono finanziati dalle corrette fonti di capitale. Possiamo quindi affermare che vi è equilibrio patrimoniale quando:

- il C.F. (le immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie) viene finanziato con C.P. e C. di terzi a m/l termine;  

- il C.C. viene finaziato da Capitale di terzi a breve termine.

 

 

EQUILIBRIO FINANZIARIO 

 

L'equilibrio finanziario si ha quando il rapporto tra i debiti finanziari e il C.P. (detto anche capitale di rischio) è contenuto entro certi limiti. In generale si considera in equilibrio l'azienda dove il rapporto tra il totale dei Capitali di Terzi (C. terzi a m/l termine + C. di terzi a b/t)  è minore di  tre:

 

- CTt/CP< 3

 

 

EQUILIBRIO ECONOMICO

 

L'equilibrio economico è soddisfatto quando la redditività del capitale investito (R.O.I) è sufficiente a remunerare il costo del capitale di terzi ed in particolare, i margini generati dall'impresa, devono essere sufficienti a recuperare gli investimenti fissi (ammortamenti), a remunerare i terzi finanziatori finanziatori (oneri finanziari) e garantire un utile per i soci. 

 

ROI = MON/CI > i = OF/CTt

 

 

L'analisi economica, patrimoniale e finanziaria permette una verifica di tipo statico dello stato di salute aziendale, mentre l'analisi del cashflow ci permette uno studio dinamico.

 

 

(continua con l'analisi del cash flow)...

 


 

 
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